venerdì 16 febbraio 2007

FERRARA: DEGENERAZIONE "PARTITOCRATICA"

In attesa delle dimissioni dell'assessore Ferrara che tardano ad arrivare, mi preme fare un rilievo non tanto sul merito della vicenda ma sul metodo con il quale è stata affrontata dalla politica cittadina.

Non troppi anni fa si utilizzava con frequenza il termine ''partitocrazia'' per definire la prepotenza dei partiti sulle istituzioni, una degenerazione del sistema politico nel quale il potere reale si accentrava nelle segreterie di partito a scapito delle sedi istituzionali.

Direi che il modo in cui è stata trattata la questione è da ascriversi a questa degenerazione.

Prima le consultazioni fra le dirigenze di centrosinistra esternamente alla giunta, poi le telefonate fra sindaco e la segretaria dell'on. Di Pietro, adesso apprendiamo dalla stampa la designazione del futuro assessore da parte dell'Italia dei Lavori, le decisioni vengono prese non nelle sedi deputate ma nelle stanze di partito o nei tinelli di casa.

Il sindaco Romagnoli ha rinunciato così al proprio ruolo istituzionale rimettendo le proprie prerogative alle segreterie di partito, svilendo la sua funzione a semplice mediatore tra fazioni partitiche.

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