lunedì 19 marzo 2007

PRATO APOGEO: UN ALTRO BILANCIO CHE FA ACQUA

La notizia pubblicata dalla stampa di un altro bilancio disastroso per la Prato Apogeo è tragicomica.

Tre bilanci tutti in rosso, un anno per una perdita d'acqua di proporzioni enormi ma di cui nessuno si è accorto fino all'arrivo della celebre bolletta , e già questo sarebbe stato sufficiente per mandarli tutti a casa, quest'anno il deficit sembrerebbe dovuto ad un'altra bolletta, questa volta però a quella del riscaldamento.

Pensare che nel comunicato stampa del comune di Prato che titolava nel giugno dello scorso anno “Apogeo, il deficit c'è ma non preoccupa”, si spiegava che secondo le previsioni sarebbe stato possibile “rientrare dal passivo nel giro di un anno o poco più.”. Con questo è evidente che l'assessorato allo sport non eccelle né in previsioni né in gestione delle piscine pubbliche.

L'amministrazione aveva presentato la costituzione dell'Apogeo e l'affidamento a quest'ultima della gestione delle piscine comunali come una formula “particolarmente innovativa e diversa dalle tradizionali forme di gestione esterne”, con l'ardire addirittura di concorrere con questo progetto al “premio cultura di gestione”.

Una formula invece che, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti, costa ai contribuenti pratesi e pesa sul bilancio comunale.

Non è comprensibile come quella che è un'attività economica e redditizia per molti privati, debba diventare una costante perdita per le casse comunali.

Proponiamo che il comune affidi con una gara la gestione della piscina di via Roma a privati, chiedendo un corrispettivo per tale gestione, i cittadini ne guadagnerebbero in maggior servizio e minori tasse.

Davide Bacarella
Insieme per Prato


Comunicato comune
http://comunicati.comune.prato.it/singolo.asp?hdnTipo=1&hdnId=6811

Federculture
http://www.federculture.it/Premio/Index.pl

Carta del servizio delle piscine comunali
http://www.comune.prato.it/servizicomunali/sport/piscine/htm/intro.htm

Associazione Prato Apogeo
http://www.comune.prato.it/partecipazioni/?act=i&fid=235&id=20050502150623360

giovedì 15 marzo 2007

Lettera aperta di Mauro Vaiani al sindaco Romagnoli

Pisa – Grosseto – Prato, lunedì 12 marzo 2007

Una lettera, aperta, sul Mercatale


Caro sindaco Marco Romagnoli,

scrivo a Lei e, per conoscenza, ai suoi immediati predecessori, Fabrizio Mattei e Claudio Martini, che conosco, che rappresentano figure di raccordo con la storia recente della Città, che essendo tuttora politicamente impegnati al massimo livello in Toscana, credo La possano aiutare.

Scrivo come concittadino e come intellettuale, per chiedere un ulteriore ripensamento, riguardo al progetto di piazza Mercatale.

Rileggendo il contributo che, come associazione civica e politica Insieme per Prato, elaborammo nel 1999 (http://insiemeperprato.blogspot.com/2007/03/piazza-mercatale.html ), rivedendo i progetti presentati (http://mercatale.comune.prato.it/idee ), ripercorrendo la storia del Mercatale di Prato, riguardando le vecchie foto che l’Amministrazione comunale ha messo a disposizione sul sito (http://mercatale.comune.prato.it/ ), per il più ampio dibattito pubblico, sento che nell’attuale progetto mancano la polvere e il vento, la confusione e le cianfrusaglie, le urla e le corse, la fiera e il mercato, i fiori e le bandiere delle manifestazioni.

Manca la vita, nell’attuale progetto, e mi viene un groppo in gola al pensiero che Prato potrebbe perdere il suo cuore, che è sì, il Mercatale, ma pieno di persone e di traffici, non vuoto...

Hanno ragione i Pratesi che vi scrivono e vi chiedono di fermarvi, perché si sta per realizzare una piazza che somiglia alle grandi spianate dove i regimi celebrano se stessi, cioè la scomparsa dell’individuo e la fine della libertà.

Manca, nel progetto, una riflessione più approfondita sugli elementi di vivibilità, anche a protezione della persona umana, il passante, il lavoratore, l’abitante, dalla buriana invernale e dall’afa agostana. Elementi che potrebbero essere invece identificati nei portici, ovviamente reinventati come un fatto contemporaneo. Non posticci o a imitazione di tante altre piazze e corsi italiani che li possiedono.

Manca, nel progetto, una fantasia più audace, per sfruttare l’impatto scenico della piazza come anfiteatro naturale, per permettere alla piazza stessa di continuare ad ospitare, in alcune grandi occasioni, delle strutture mobili per la musica, il gioco, le corse, i comizi, le celebrazioni religiose all’aperto.

Manca la strada, nel progetto, che invece deve restare, come elemento di vita, tutt’intorno alla piazza, perché per quanto il traffico sia necessariamente limitato nella città moderna, non lo si può far scomparire del tutto da un luogo di vita e di lavoro. O si vorrebbe impedire, tanto per fare un banale esempio, un giro panoramico intorno alla piazza, anche ai bussini, o ai pulman di turisti?

Mancano storia, spiritualità, tradizioni e libertà, nel progetto. C’è poco da fare: è necessario un ripensamento.

Trovate, per il comune amore che abbiamo per Prato, un modo di riunire i cuori, i cervelli, le anime, attorno al Comune, per trovare una soluzione migliore.

Nessun Pratese che abbia, proprio sul Mercatale, prodotto e inventato, comprato e venduto, marciato e urlato, giocato e camminato, marciato e protestato, che si sia ubriacato e abbia magari anche disturbato la notte i residenti, dovrebbe mancare, in questa ulteriore riflessione.

Con un po’ di umiltà, che è la chiave del vero successo e il fondamento di ogni ambizione.

Con stima, con speranza,
Mauro Vaiani

venerdì 9 marzo 2007

10 Marzo: Anniversario rivolta di Lhasa, Tibet

Il 10 marzo 1959 i tibetani, esasperati dai soprusi e dalle vessazioni subite ad opera dei cinesi, entrati in Tibet, un paese allora libero e indipendente, nel 1950, la popolazione di Lhasa insorse e il risentimento dei tibetani sfociò in un'aperta rivolta nazionale. Un imponente assembramento di popolo si riunì intorno al Norbulinka, il Palazzo d'Estate, dove si trovava il Dalai Lama. Di fronte alle evidenti mire colonialiste della Cina che brutalmente tacitava qualsiasi forma di resistenza, si accaniva sulla popolazione civile e, di fatto, esautorava lo stesso Dalai Lama da ogni potere, la gente chiese apertamente al governo di rifiutare ogni inutile compromesso con Pechino e, con grande determinazione, gridò ai cinesi di lasciare il Tibet. La parola d'ordine era "Libertà e Indipendenza".

Sono passati quarantotto anni e la situazione in Tibet non è cambiata. A fronte delle moderate richieste del Dalai Lama che dall'esilio chiede che al suo paese sia riconosciuta almeno una forma di reale autonomia in grado di consentire la sopravvivenza del patrimonio culturale tibetano, Pechino risponde con arroganza e infierisce sulla popolazione con disumani metodi repressivi sia fisici sia psicologici. Frustrati dalla mancanza di risultati concreti, un numero sempre maggiore di tibetani è deciso a mettere in gioco la propria vita perché il Tibet si possa salvare: come nel 1959, "Libertà e Indipendenza" sembra essere il grido che si leva dalle fila del popolo del Tibet.

Agli eroi sconosciuti d'allora (tra il marzo e l'ottobre del 1959 morirono oltre 87.000 tibetani) si aggiungono i nomi di quelli dei nostri giorni: uomini e donne coraggiosi che hanno affrontato il carcere, le torture e la morte per aver pacificamente chiesto la libertà del loro paese. Tra i tanti, ricordiamo l'artista Ngawang Choephel, la monaca Ngawang Sangdrol e le sue compagne di cella nella prigione di Drapchi, il venerabile lama Palden Gyatso, Tenzin Delek Rinpoche, Chadrel Rinpoche, fino ai due giovanissimi tibetani trucidati barbaramente dalla polizia di frontiera cinese il 30 settembre 2006, al Passo Nangpa, mentre cercavano la via dell'esilio. Ma l'elenco sarebbe lunghissimo. Assieme a loro, non possiamo dimenticare Gedhun Choekyi Nyima, l'XI Panchen Lama, rapito dai cinesi nel 1995, all'età di soli sei anni. Da allora non si sono più avute sue notizie.

Testo ripreso dal comunicato stampa dell'associazione Italia Tibet

Lettera al Sindaco di Prato - Pubblicità incarichi

Al sig. Sindaco di Prato
Dott. Marco Romagnoli

e p.c.
Gabinetto Sindaco
Redazione Web comune.prato.it
Direttore Generale Comune di Prato

Egr. Sig. Sindaco,
la finanziaria 2007 prevede la pubblicità degli incarichi e dei relativi compensi nelle società partecipate o controllate dagli enti locali.

Questi dati dovrebbero già essere pubblicati all'Albo Pretorio e sul sito Internet del comune. Dal 1 gennaio 2007, infatti, a norma del comma 735 dell'art.1 della legge finanziaria, gli Enti Locali sono obbligati a pubblicare questi dati ed aggiornarli ogni 6 mesi sul proprio sito.

Si tratta di un adempimento importante che in caso di inerzia comporta la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10 mila euro, la stessa sanzione è applicabile agli amministratori che non comunicano ai soci pubblici il proprio incarico e compenso.

Le chiedo se dall'amministrazione comunale sia già stato individuato il responsabile della pubblicazione dei suddetti dati e di attivarsi immediatamente per il rispetto di questa norma.

Attendo una cortese risposta e con l'occasione porgo distinti saluti.

Davide Bacarella
Presidente di Insieme per Prato

lunedì 5 marzo 2007

Pubblicità ai compensi degli amministratori

Cosa aspetta l'amministrazione comunale a pubblicare sul proprio sito internet gli elenchi degli amministratori delle società controllate o partecipate dal comune stesso ed i relativi compensi?

Insieme per Prato, mentre continua la raccolta di firme per sancire l'incompatibilità fra il ruolo di consigliere comunale e quello di consigliere di amministrazione nelle aziende partecipate o controllate dal comune, chiede all'amministrazione comunale di provvedere come previsto dalla finanziaria 2007 alla pubblicità degli incarichi e dei relativi compensi nelle società come Consiag, Asm, Interporto, Fil, Politeama, etc.

Questi dati dovrebbero già essere pubblicati all'Albo Pretorio e sul sito Internet del comune. Dal 1 gennaio 2007, infatti, a norma del comma 735 della finanziaria, gli Enti Locali sono obbligati a pubblicare questi dati ed aggiornarli ogni 6 mesi sul proprio sito.

Si tratta di un adempimento importante che in caso di inerzia comporta la sanzione amministrativa pecuniaria fino a 10 mila euro. Siamo a marzo e ancora i compensi e gli elenchi completi non sono stati pubblicati sul sito del Comune di Prato.

Chiediamo quindi al sindaco Romagnoli di attivarsi immediatamente perchè sia rispettata la legge e siano pubblicati questi dati, invitando l'amministrazione comunale ad estendere tale pubblicità a tutti gli enti partecipati e non solo alle società.

venerdì 2 marzo 2007

Piazza Mercatale



Questa era l'immagine riportata sul manifesto di Insieme per Prato della campagna elettorale del 1999.
Testimonia l'importanza che rivestiva per noi il recupero di Piazza Mercatale.

Un passo della scheda programmatica "Qualcosa di concreto, subito, per piazza Mercatale"

"Per questo Insieme per Prato spenderà ogni energia ed ogni voto che ci daranno i nostri concittadini, per riportare piazza Mercatale ad un nuovo splendore. Uno splendore che sicuramente si ispirerà a quello della stampa ottocentesca che abbiamo scelto di tenere vicino al nostro simbolo in questa campagna elettorale del 1999, ma anche uno splendore nuovo, adatto ai nostri tempi. Uno splendore "rimodernato", per dirla alla pratese."

http://www.toscanalibertaria.org/insiemeperprato/old/mercatale.htm

Diversi anni dopo l'amministrazione comunale si decise ad indire un concorso internazionale di idee per la riqualificazione di Piazza Mercatale.
I risultati di quel concorso non sono piu' reperibili sul sito del comune che li ha sostituiti con la campagna ''Torna la Piazza''.

Un concorso che invece potrebbe fornire un contributo interessante per la definzione del progetto definitivo di recupero.

Questi sono alcuni progetti che siamo riusciti a recuperare sul web.

Il Progetto che vinse il secondo premio:
http://www.silvestri.eu/progetti/ITA077pmp.htm

Menzione della giuria:
http://www.europaconcorsi.com/db/pub/scheda.php?id=943


http://architettura.supereva.com/architetture/20030126/


Progetto Bastione delle Forche
www.studiospira.it